Sicuramente una delle più belle creste delle Alpi, la Rochefort è una di quelle mete corteggiate da molti alpinisti. Importante per i collezionisti, conta ben 2 cime che superano i 4000 metri. Ma soprattutto è di un estetico pazzesco...
Probabilmente una volta nella vita avete visto una foto con due alpinisti che fanno gli equilibristi su questa superba cresta.
Simo si è preso qualche giorno di libertà dai suoi impegni, mi chiama è mi fa: "hei Fede combiniamo qualcosa solo io e te?" Beh certo che si!
Visto che siamo solo io e lui possiamo alzare un pò l'impegno della nostra destinazione, ormai Simo è un bravo alpinista e cosi, dopo un rapido sguardo alla meteo, decidiamo di partire per il massiccio del Monte Bianco.
Le idee sono ovviamente tantissime ma la meteo fa da padrone. Cosi saliamo su al Torino con la super Skyway e dopo una bella "passeggiata" sulle Aiguilles Marbres raggiungiamo il rifugio. Nevischia e il cielo è tutto scuro e cupo, ma non importa, confidiamo nella meteo. Per il giorno dopo annunciano bel tempo.
Ci svegliamo alle 4 e fuori non è poi cosi bello...anzi no è bello perchè la montagna è sempre bella! Nuvolaglia che va e viene, rende tutto ancora più avventuroso...
Confidiamo nelle previsioni, dopo il sorgere del sole danno schiarite. In un battibaleno arriviamo alla base del Dente del Gigante. Le nuvole e questa nebbia non se ne vanno e rendono tutto ancora più affascinante, ma non c'è vento. Questo è importante, su queste creste cosi affilate il vento forte è un nemico veramente temibile.
Proseguiamo su una bella traccia fino alle prime roccette, tutte incrostate! Wow, nella notte ha fatto un pò di tormenta è la cresta si presenta tutta con la barba bianca! Bellissimo...
Ogni appiglio va ripulito, la concentrazione deve essere al massimo. Ogni passo deve essere sicuro. Questo è vero alpinismo.
Simo è diventato proprio bravo, si muove bene e in maniera sicura. Le nebbie che corrono ci nascondono un pelo il vuoto intorno ma è comunque palpabile. Sembra di essere sospesi per aria camminando su un filo di roccia e ghiaccio.
Dopo qualche passaggio da equilibrista arriviamo contro l'ultimo tratto roccioso che ci porterà in cima all'Aiguille de Rochefort. La parete è tutta incrostata. Con due tiri di corda sbuchiamo sulla cresta sommitale e...si apre! Si il cielo si apre, le nebbie per un attimo corrono via lontane da noi, come se volessero farci un regalo. Sbucano subito il Mont Mallet e sullo sfondo le Grandes Jorasses...è davvero magnifico.
Il tempo di fare qualche foto e si richiude, ma va bene, oggi va cosi! Visto che Simo è in super forma proseguiamo fino al Dome de Rochefort. La maggior parte delle cordate si fermano qui ma visto che abbiamo tempo vorrei far vedere a Simo il bivacco Canzio posto sul col delle Jorasses. E' un piccolo riparo di lamiera verde utilizzato per la mitica traversata.
Dopo un tratto bello affilato tra roccia e neve, superato il Dent de Rochefort, scaliamo il Dome. E' bellissimo ma la roccia è veramente brutta, si muove tutto! Progrediamo con la massima cautela per non smuovere niente. In una mezzoretta siamo finalmente in cima.
Come sull'aiguille proprio mentre solchiamo la cima le nebbie si aprono e ci permettono di ammirare le Grandes Jorasses da vicino e il suo bivacchetto verde. Siamo senza parole, è spettacolare!
Sono veramente contento e soddisfatto, mi sembra ieri quando con Simo e suo papà Alby abbiamo scalato il Dome des Neiges des Ecrins. Simo era agli inizi della sua carriera, un pò infreddolito e stordito dalla quota e adesso e qui, di fianco a me su una delle creste più affilate delle Alpi!! Grande Simo...
Questi sono i momenti in cui mi sento davvero fortunato e penso ancor di più che il mio è il mestiere più bello del mondo!!! Wow...
La giornata non è finita, dobbiamo rientrare al rifugio. Sempre ben concentrati ripercorriamo a ritroso la nostra cresta e in qualche ora siamo davanti a una birra al Torino a brindare ad un altro obiettivo raggiunto!!
Bravo Simo mi hai regalato una super giornata...