Fa caldo, la meteo è al top e cosi decidiamo di andare ad arrampicare alla Rognosa d’Etiache. Questa bella montagna è la seconda vetta per altezza delle Alpi Cozie Settentrionali. Per raggiungerla bisogna, da Bardonecchia, risalire la valle di Rochemolles e da qui continuare per la strada sterrata che porta al colle del Sommeiller.
La roccia è una stupenda e salda quarzite. In particolare, la parte orientale della Rognosa presenta un muro di quasi 300 metri. Questa parte prende il nome di Torre Maria Celeste.
La nostra destinazione è la via Rabbi-Rossa. Solitamente su questa via ci si cala dopo aver scalato le altre linee. Visto che è qualche anno che non salgo su di qui decidiamo di scalarla.
La via sale lungo lo spigolo estremo destro della Torre Maria Celeste, non troppo individuabile dal basso. L’attacco si trova a destra, guardando la parete. Proprio all’inizio di una cengia di detriti che parte verso sinistra si scorge un chiodo con fettuccia bianca. Dalla cengia si parte via dritti verso l’alto. Puntare a un bel muro giallo proprio sopra la nostra testa. Contro il muro giallo vi è la prima sosta.
Appena a destra della sosta si parte per delle belle fessure atletiche di roccia ottima. Si sbuca su una cengetta. Tutto a sinistra, nascosto sotto un piccolo strapiombo c’è un chiodo. Moschettonato il chiodo si ritorna leggermente a destra per superare, con passo atletico, un passaggio verticale. Appena sopra a destra la seconda sosta.
Da qui si è alla base del canale diedro che ci porterà in cima. Proseguire con un tiro di collegamento su per il canale su roccia non troppo buona. Qui consiglio di fare sosta. Ripartire a sinistra arrampicando per il diedro più alto nel canale. Belle fessure per proteggersi, un chiodo e roccia ottima. Appena fuori dalle difficolta si scorge sopra la testa il diedro che ci porterà in cima.
Non attaccare subito il diedro ma fare sosta a sinistra su una curiosa terrazza erbosa. Da qui si riparte su per l’evidente diedro. Dopo qualche metro di arrampicata all’interno del diedro spostarsi gradualmente sullo spigolo a sinistra. Sosta.
Da qui sempre sul filo con un bel tirone di 50 metri si arriva appena sotto l’uscita. Sosta.
Ancora 10 metri di facile arrampicata e si sbuca sulla forcella. Da qui a sinistra per cresta in cima alla Torre Maria Celeste.
Le soste sono tutte ottimamente attrezzate chiodi e fix. Solo la sosta nel canale è da attrezzare. Noi l’abbiamo salita con un serie di friends dallo 0.2 al 3 BD. La roccia nel complesso è molto buona, a volte ottima, ma ricordiamoci che siamo in montagna e non in falesia!
Questa bella via esce su una cima a più di 3000 metri di altezza, è isolata, il tempo può cambiare in fretta e la discesa, effettuata in doppia
lungo la via oppure a piedi per il versante opposto, richiede ancora concentrazione e attenzione.
Non contenti, dopo la Torre Maria Celeste, abbiamo attraversato per cresta fino alla punta sud-ovest. Questa è la vera cima della Rognosa a quota 3382m. Per fare ciò si deve ritornare alla forcella da dove siamo sbucati e proseguire su cresta fino ad un salto, dove con una doppia attrezzata a fix di 25/30 metri si arriva ad un altra forcella. Da qui con qualche facile tiro di corda e per cresta in vetta.
Questo posto è magico e il panorama spazia dal Monviso agli Ecrins fino al Monte Bianco. Un “piccolo” gioiello della nostra bellissima valle!