Finalmente sembra che sia arrivato l’inverno, quello vero, e cosi siamo subito in partenza per due giorni di Backcountry in Montgenevre!!
In questi ultimi giorni ha nevicato alla grande, fino a 40 cm di nuova powder, e continua! Già quest’anno siamo stati i più fortunati infatti solo noi, qui a ovest, avevamo la neve. E adesso è ancora più bello…
Più bello, tanta nuova neve ma anche più pericoloso…eh si, ma fa parte del gioco. In questi due giorni di backcountry il rischio è alto ma non c’è bisogno di restare a casa. Si può quasi sempre sciare ma con le dovute cautele.
L’attrezzatura è ok, un attento sguardo ai bollettini, alla meteo che verrà e a cosa ha combinato il vento i giorni prima. Se potete anche una telefonata a un local fidato o meglio ad un professionista della montagna non guasta…a volte le sensazioni dicono molto di più che mille bollettini o pagine internet!
Partiamo alla grande! La giornata è bella fredda e la neve farinosa e profonda. Salendo al Rocher de l’Aigle ci accorgiamo che il vento non ha lavorato più di tanto, sembra tutto in ordine. Nella mia testa c’è l’idea di fare un bel giro a La Plane ma al momento non mi ispira e cosi deviamo su altri percorsi più sicuri.
Che bello scopriamo itinerari sicuri e immacolati, solo per noi! Giriamo tutto il giorno per lo più con gli impianti, facendo sempre le prime tracce… Verso fine giornata saliamo a la Grand Charvia e con il sole della sera ci gustiamo una sciata memorabile, soli, fino oltre il lago dei 7 colori. E’ talmente bello che scendiamo più del dovuto ma tanto abbiamo le pelli!
Risaliamo fino verso un colletto e giù di nuovo sulla Crete des Rossignol…è bellissimo! Ogni due curve dobbiamo fermarci a fotografare quello che abbiamo intorno, è tutto magnifico. Ormai sta quasi diventando buio, le luci cambiano colore lasciando piano piano spazio alle stelle e alla luna.
E’ ora di cercare il rifugio! Abbiamo scelto la Capanna Mautino, un bel rifugio, piccolino e accogliente. Siamo soli, che fortuna il rifugio è tutto per noi!
Questo posto è davvero strategico, puoi arrivarci dagli impianti o pellando davvero poco e da qui un infinità di combinazioni per del vero backcountry. Infatti l’indomani ripartiamo con le pelli per la Cima Saurel e poi giù nel vallone di Gimont per un altra super giornata!
Alla fine per non farci mancare niente, dopo una bella merenda e quando le piste ormai stanno chiudendo, scegliamo un altra bella discesa, anche questa da un migliaio di metri!! Destinazione Bousson…
In Alta Val Susa ci sono infinite possibilità per concatenare giornate così di backcountry, pelli + impianti, rifugi accoglienti e discese memorabili!
Vi faccio una domanda…ma cosa state aspettando?
byez Fede