La Val Clarèe è una bellissima valle al confine con l’Italia. Un vero gioiello, percorsa da un fiume d’acqua cristallina e coronata da belle cime alte fino a più di 3000 metri.
Paradiso dei “randonneur” per le sue bellissime passeggiate
è anche un paradiso per i rocciatori.
In questi giorni in quota il tempo è un pò pazzerello così decidiamo di passare qualche giorno al rifugio Chardonnet, in Val Clarèe, e di percorrere qualche bella via di roccia.
Questo rifugio è un ottimo punto di partenza. Attorno abbiamo la Cime du Raisin, la Crète du Diable e la bellissima catena dei Queyrellin. Ci sono vie per tutti, la roccia è veramente bella e al rifugio si sta bene.
Iniziamo con una via al Pavè du Chardonnet, Retour en Nevachie. Un bel itinerario, perfetto per prendere confidenza con la roccia. Un pò discontinua sui primi tiri ma veramente di soddisfazione nella parte alta, dove si scala su un calcare magnifico.
Scendendo a piedi nel canale del versante opposto passiamo alla base dell’Aiguillette du Queyrellin. La nostra attenzione viene subito attirata da una placca di calcare grigio molto scolpito. Qui si trovano altri gioielli.
E’ presto, quindi decidiamo di ripartire. Ci rileghiamo e attacchiamo la via “Pour le plasir”. Il primo tiro è strepitoso: 40 metri di tiro su cannelure e gocce. Solo questo vale la visita… Dopo qualche tiro decidiamo di scendere e filiamo giù per un buon aperò al rifugio.
Purtroppo il giorno dopo le previsioni ci azzeccano in pieno: piove. Cosi ci spostiamo in Valle Stretta dove la pioggia non è ancora arrivata e si può scalare con zero avvicinamento. Scaliamo lo Spigolo Grigio, storico itinerario di stampo dolomitico, alla Parete dei Militi. La meteo ci grazia e ci permette di arrivare in cima tranquilli e di scendere a piedi.
Concludiamo questo bello stage di roccia con una ottimo piatto di pasta e un bicchiere di vino al rifugio I Re Magi, un altro posto top dove poter gustare le prelibatezze della zona.
Grazie Eli per le belle giornate passate insieme e…alla prossima avventura! Byez
