Traversata Bric del Mezdi – Rocher Cornus

FedeGuidaAlpinismo, Arrampicata, Super Giornata!

Circa 10 giorni fa scendendo dalla Rognosa d’Etiache con gli sci rimango colpito dalla bellezza dei Rocher Cornus, una bellissima cresta di quarzite verde che ci separa dalla Francia.

Potendo scattare una foto aerea si potrebbe vedere che la cresta del Bric del Mezdi e i Rocher Cornus formano un ferro di cavallo veramente estetico. Un ferro di cavallo formato da una bella cresta di quarzite verde incastonato in un ambiente da paura.

Roby, un amico anche lui guida, mi tenta dicendomi che si potrebbero concatenare tutte e due…”ma magari bivacchi..” mi dice…e allora la decisione e presa! Chiamo Marc che ha una gran voglia di macinare montagne, un grande entusiasmo e mi dice sempre di si!

“Hei Marc concateniamo?” “Certo! Gasati…” Perfetto, allora si parte!

La traversata inizia alla base del Bric del Mezdi. Il filo di cresta si raggiunge dalla seconda cengia partendo dal basso e non lo si abbandona più fino in cima. Passaggi mai troppo difficili ma di grande soddisfazione. Dalla vetta del Bric vediamo proprio bene il resto del “ferro di cavallo”, la strada è ancora lunga ma entusiasmante! Mangiamo qualcosa e via, si prosegue verso la punta Levi per una affilata cresta quasi pianeggiante che si impenna solo all’ultimo, sotto la vetta.

Da qui inizia la traversata dei Rocher Cornus. Dalla Punta Levi si prosegue verso la Punta Stura e poi giù a un colletto per poi risalire alla Punta Noci scalando un bellissimo e aereo filo di cresta. Due o tre tiri di corda e siamo in cima! Questa è la cima più estetica e aerea di tutta la cresta. Da qui l’arrampicata diventa più facile ma bisogna sempre fare attenzione… Passiamo per l’ultima punta, la Costantino e poi giù, con un ultima calata da 25 metri, sul colle dei Rocher Cornus.

Da qui ci lasciamo scivolare sulla neve fino alla macchina e alla meritata birra! Grazie Marc per la bella giornata e per le bellissime foto!

E’ una bellissima traversata, la consiglio a tutti! Selvaggia e isolata, dove bisogna saper progredire con la corda in mano e proteggersi con protezioni veloci per riuscire a chiuderla in giornata. L’ennesima dimostrazione che l’avventura la possiamo trovare sopra il tetto di casa e che le montagne di casa sono sempre le più belle e affascinanti!