Il mio mestiere mi porta a girare un sacco di montagne, a visitare posti nuovi ogni giorno ma più giro e più mi rendo conto che le montagne di casa sono sempre le più belle e quelle che mi emozionano di più! Chissà perché?
Chiaro, è bello fare il vagabondo in giro per il mondo e forse è anche per quello che quando si torna a casa si apprezzano di più le “rocce di casa”.
Una mattina con un cielo già un po’ tormentato partiamo, io e Luca, verso la valle della Rho, sopra Bardonecchia, così, senza una meta fissa.
Decidiamo di salire verso la Punta st. Ippolito arrampicandoci tra ripidi canalini e salti di rocce. Il mio terreno preferito, misto, dove devi attingere a tutto il tuo bagaglio tecnico. Si arrampica, si cammina, con le piccozze e i ramponi e a volte anche a mani nude per valutare meglio la roccia. Anche se fa freddo…e i geloni sono assicurati!
Usciamo dalla parete sotto una leggera nevicata che rende l’ambiente ancora più severo. Mi piace. Da qui decidiamo di risalire fino alla punta Melchiorre, uno dei giganti della Valle Stretta, e di scendere per il suo canale a nord-est. Grande decisione!
Il canale è molto bello, ripido ma non troppo, con una strettoia circa a metà che ci costringe ad una piccola calata con la corda.
Dopodiché il canale si allarga e la sciata diventa rilassata e divertente fino giù alle Grange della Rho.
Da qui per tutto il giorno bastava che mi girassi e vedevo la finestra di casa mia, che bello! L’avventura sopra il tetto di casa!