Gasati dall’ultima uscita “dietro casa” sulla Guglia Rossa e, soprattutto perchè non arriva questa benedetta powder, ci incamminiamo di nuovo con picche e ramponi “su da li” come diciamo qui a Bardo.
Questa volta la nostra meta è la valle della Rho.
Questa volta siamo in tre, io Marc e Gigi.
Questa volta fa un freddo becco.
E anche questa volta siamo felici di essere in montagna!
…sembra di essere in un freezer con un ventolone che ti spara in faccia ghiaccio e neve…Partiamo belli carichi sia di materiale che di spirito e risaliamo la valle fino alla base della parete. Decidiamo di salire a piedi, la neve è bella dura e portante. In questo periodo il vento ha lavorato un casino formando delle placche a vento gigantesche! Sentiamo diversi assestamenti che ci fanno gelare il sangue. Confesso che ho pensato anche di tornare indietro ma la voglia è tanta e allora studiando bene il “campo minato” riusciamo ad agguantare la parete!! Vai! Il “crux” della giornata è dietro di noi…
Questa grandiosa parete ha uno sviluppo da 500 a 800 metri, raggiunge la quota massima di 3222 metri con la Rocca Bernauda, il punto più a ovest d’Italia ed è solcata da diverse linee sia di salita che di discesa, un vero parco giochi! Da non sottovalutare però, infatti usciti dalla parete si è ha più di 3000 metri, magari in inverno. E anche se vediamo Bardonecchia li dietro di noi, tornare a casa è sempre lunga.
Finalmente ci leghiamo e iniziamo a scalare. La linea è davvero bella e si presentano diverse opzioni di salita. L’unico neo è il fatto che ci sono continue piccole colate di neve, c’è molto vento e sembra di essere in un freezer con un ventolone che ti spara in faccia ghiaccio e neve. Una figata… Dopo qualche tiro ci troviamo davanti a un muro quasi verticale con una sottile crosta di ghiaccio staccata dalla parete, è troppo fine appena la tocco si muove tutta e allora decidiamo di cambiare strada. Mi rode, quella linea è davvero bella ma dovrà aspettare! In quel punto per adesso era troppo pericoloso…tanto come dico sempre, rimane li, ad aspettarci!
Attraverso una cengia usciamo in piena parete e scaliamo ancora per qualche bel tiro verso un caratteristico diedro ghiacciato. Passaggio obligato, bellissimo, ma da dove continua a scaricare neve! Ormai è tardi, siamo belli duri dal freddo e sicuramente dobbiamo ancora attrezzare qualche sosta per scendere. Si torna a casa…
E’ stata veramente una bella giornata di montagna con ottimi soci di cordata sempre allegri anche quando la neve ci entrava fin nelle mutande. E’ proprio vero che non importa tanto cosa porti a casa…facile, difficile, pericolosa, lunga o corta l’importante è il come. Se hai i soci giusti, se il posto è bello, se sai fare le scelte giuste tornerai sempre a casa, soddisfatto e pronto per altre avventure!
Grazie a Marc e Gigi e ricordatevi che c’è un altro progetto aperto!!! #THEPROJECTISOPEN